Il Prof. Romano Cordella, docente in pensione di Francese, effettua per hobby da decenni tanti lavori storici, artistici nella Valnerina e nel circondario di Spoleto, diverse le pubblicazioni. Ha accettato di concederci una breve intervista su San Benedetto, al centro di molti suoi studi.
" Professore quale è secondo lei il contributo che San Benedetto ha apportato all'Unione Europea?"
"San Benedetto ha la statura del grande riformatore. Con la sua regola ispirata al diritto romano, coni suoi monaci, le grandi abbazie e i monasteri disseminati in ogni parte d’Europa, dal Mediterraneo al Baltico, contribuì a dare un’anima e una fisionomia al vecchio continente. La sua opera fu l’unico faro di civiltà nell’era di mezzo, l’humus su cui sbocciarono le identità nazionali, il lievito che produsse il miracolo del rinascimento e preparò il rinnovamento delle tecniche fiorito con la stagione dei lumi. Egli fu il precursore delle grandi bonifiche terriere, il pioniere dell’agricoltura, il propagatore delle scienze e delle arti, dalla medicina alla matematica all’ingegneria, dalla musicaalla pittura all’architettura. Senza parlare della sua eredità più preziosa da cui scaturirono le formedi vita religiosa dell’orbe cristiano: il cenobitismo benedettino, l’archetipo dell’elevazione spiritualeraggiunta in comunione con gli altri attraverso l’esercizio del corpo e la disciplina della mente. Questa è l’essenza del monachesimo benedettino cui tanto deve l’Europa e il mondo occidentale. Ed è per questo che il grande figlio di Norcia è diventato patrono dell’Europa"